La Sacra Effige della Vergine del Balzo: Storia, Miracoli e Devozione
Da secoli, un faro di speranza e fede per i devoti. Scopri la storia e i miracoli che hanno reso questo luogo sacro.
Scopri i MiracoliI Momenti Chiave della Storia

La luce misteriosa tra le rocce
Nel 1660, un giovane pastore di Bisacquino, Vincenzo Addorno, notò una luce intensa irradiarsi da alcune rocce sul Monte Triona. Inizialmente, il ragazzo mantenne il segreto, ma poco dopo anche un altro pastore, Francesco Perratore, testimoniò la stessa visione straordinaria. Questo evento segnò l’inizio della devozione alla Vergine del Balzo, un luogo che sarebbe presto diventato un santuario di fede e miracoli.

Il primo miracolo: il sangue dalla fronte della Vergine
Nella primavera del 1664, due giovani scoprirono casualmente l’immagine sacra della Madonna del Balzo sul Monte Triona. Dopo un momento di preghiera, iniziarono a giocare. Uno dei due, preso dall’ira, lanciò una falce che colpì la fronte della Vergine, facendo sgorgare sangue dall’effige. Lo stesso giovane, fulminato dall’evento, cadde a terra senza vita. La madre, disperata, pregò la Madonna e il miracolo avvenne: il figlio tornò in vita. Fu il primo di una lunga serie di prodigi attribuiti alla Vergine del Balzo.

La costruzione del Santuario
Dopo i miracoli avvenuti sul Monte Triona, la popolazione decise di edificare un Santuario in onore della Vergine del Balzo. I lavori iniziarono sotto la guida dell’architetto Vincenzo Nicolosi, con la partecipazione di Mastro Pietro Scalora e l’aiuto dei devoti locali. Durante la costruzione, avvenne un altro miracolo: un operaio, caduto da un’impalcatura, fu salvato per intercessione della Madonna. Nel 1679, il Santuario fu completato e la sacra immagine finalmente svelata, diventando meta di pellegrinaggi e preghiere.

L’ampliamento della strada e il nuovo campanile
Nel 1738, sotto la guida dell’Abate Fontanetta, venne ricostruito il campanile del Santuario della Madonna del Balzo, rivestito in travertino e dotato di nuove campane. Contemporaneamente, il sentiero che conduceva al Santuario, inizialmente stretto e tortuoso, fu ampliato per facilitare l’accesso ai fedeli. Questo lavoro fu possibile grazie alla generosità e alla devozione della comunità di Bisacquino. Ancora oggi, la strada permette ai pellegrini di raggiungere agevolmente il luogo sacro.
I Miracoli della Vergine del Balzo

Dalla morte alla vita: il miracolo del giovane pastore
Nel momento di massimo dolore, la fede ha vinto la morte.
Nella primavera del 1664, due giovani scoprirono casualmente l’immagine della Madonna sul Monte Triona. Dopo un breve momento di preghiera, iniziarono a giocare. Uno dei due, tradito dall’amico, si infuriò e lanciò una falce che colpì la fronte dell’effige sacra. Dalla Madonna sgorgò del sangue e, in quello stesso istante, il giovane che aveva scagliato l’arma cadde a terra privo di vita.
La madre del ragazzo, distrutta dal dolore, si inginocchiò dinanzi alla Vergine, implorando con un grido di fede:
“Madre Santissima, anche tu hai conosciuto il dolore di un figlio morto… ridammi mio figlio!”
E il miracolo avvenne. Il giovane tornò in vita, lasciando tutti i presenti senza fiato. Fu il primo grande prodigio della Madonna del Balzo.
Fonte: Tratto da “Luce del Triona”
Il manovale caduto nel dirupo: salvo per miracolo
Un volo nel vuoto e una seconda possibilità di vita.
Durante la costruzione del Santuario della Madonna del Balzo, un giovane operaio, Giovanni Rosato, scivolò dall’impalcatura più alta, precipitando nel burrone sottostante. I suoi compagni di lavoro, disperati, lo raccolsero e lo portarono ai piedi della Vergine, pregando con fede per un miracolo.
All’alba del giorno seguente, Giovanni si svegliò illeso e pieno di vita, pronto a riprendere il lavoro come se nulla fosse accaduto. La notizia si diffuse rapidamente, rafforzando ancora di più la devozione alla Madonna del Balzo.
Fonte: Tratto da “Luce del Triona”


Il bambino morto e risorto: la fede di una famiglia disperata
Quando tutto sembrava perduto, la Vergine ha donato una nuova speranza.
Un giorno, il figlio di Antonio Di Cristina cadde rovinosamente da cavallo, battendo la testa su un masso. Il bambino morì sul colpo. Portato a casa, il dolore della famiglia era immenso, ma la loro fede ancora più grande.
Tra pianti e preghiere rivolte alla Madonna del Balzo, i genitori non smisero di sperare. Improvvisamente, il piccolo aprì gli occhi e tornò in vita, lasciando tutti attoniti davanti all’inspiegabile prodigio.
Fonte: Tratto da “Luce del Triona”